Malatesta, Adeodato
Full Name
Malatesta, Adeodato
Biography
Dal volume cit. dall'Asioli inoltre troviamo notizia (ma non sicura, dato che le espressioni usate protrebbero trarre in inganno) di un ritratto di Ludovico Gavioli del 1843 (n. 203) e di uno di Carlo Alberto del 1848 (n. 529). In: HUGUES G., Commemorazione del socio... Malatesta. Modena 1893 si citano due litografie: "Lo Sposalizio" e "Cristo de' PP. Cappuccini di Bologna", ma probabilmente sono d'après.Il Malatesta infine "diresse" (così si legge nella firma) l'esecuzione delle litografie di Carlo Goldoni per il "Valhalla atestino" con i ritratti dei personaggi più illustri degli Stati Estensi. Infine una precisazione: la litografia descritta nella scheda n. 206 della COPPI e firmata "M. Malatesta" è di Massimiliano Malatesta, pure modenese.In ASIOLI Ferd. Adeodato Malatesta Notizie biografiche e artistiche, Modena 1905, a pag. 10 leggiamo: "A questo molto giovò l'esercizio, carissimo a lui fin dagli anni giovanili, dell'incidere all'acquaforte in rame, come, oltre che in altri, si può vedere nel ritratto del Pisani e più in quello di Ciro Menotti...".L'attività incisoria del Malatesta è mal nota.Purtroppo, nell'elenco delle opere dell'A. in calce al volume si citano di nuovo queste due sole incisioni e noi non abbiamo notizia di nessun'altra lastra da lui incisa. Per questo pensiamo che la sua attività incisoria si sia limitata agli anni giovanili e che tra le poche prove di limitata diffusione - e quindi sfuggite ai collezionisti - di quell'epoca si possa inserire la Sacra Famiglia, da noi attribuitagli, nonostante la firma "D. Malatesta" (D=Diodato?).Se non si hanno altre notizie, non è opportuno invece assegnare al Malatesta la lit. riproducente il monumento eretto in Modena a L.A. Muratori (scheda n. 169), poichè la firma "A. Malatesta inv. e scol." indica solo che il M. ha scolpito la statua (il termine "scol." per una litografia sarebbe improprio).Ugualmente limitata fu la sua produzione litografica. Nella tesi di COPPI C., 1998-99 troviamo elencate, oltre alle due che seguono, i ritratti di Carlo Marcolini (scheda n. 106), Sofia Schoberlechner (n. 107), Cesare Costa (n. 170) ed una seconda matrice col ritr. del P. Alessandro Maria da Modena (n. 174).