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Full Name
Lorenzini, Giovanni Antonio
 
Biography
Il BARTSCH, vol. XIX, p. 228, parlando del Lorenzini, loda le sue opere del periodo bolognese (ante 1695), ma giudica quelle fiorentine "incise con una punta così controllata e così fredda che non recano all'occhio alcun piacere". Per questo le esclude dal suo catalogo. Le tavole della "Raccolta di quadri dipinti dai più famosi pennelli" (Firenze, 1778) infatti, di qualunque autore siano, presentano un bulino molto regolare che esalta il disegno e accentua il chiaroscuro, e quindi i volumi, a tutto scapito dei valori tonali e della vitalità dell'immagine.Questa deve essere stata una scelta non del Lorenzini, ma dei committenti e dei supervisori dell'opera, dato che è comune a tutti gli artisti ed altre opere del Lorenzini dello stesso periodo sono ancora condotte secondo la libertà delle acqueforti precedenti. Si veda ad esempio il ritratto di M.A. Franceschini, inserito nella Storia dell'Accademia Clementina del 1739, che è all'acquaforte nella cornice e addirittura alla maniera nera nel ritratto ovale. La differenza stilistica dunque non può essere invocata da sola per stabilire la datazione delle lastre dell'A.Nelle sue firme le abbreviazioni "Fr. Ant. Lorenzini Min. Con." non vogliono dire "Francesco Antonio", ma "Frate Antonio Lorenzini Minore Conventuale".