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Full Name
Lindemain, Giovanni
 
Variants
Landgravio
Landmen
Nemdnal
Oivargdnal
 
Biography
Abbiamo tre incisori, di origine straniera ma operanti in Italia nel sec. XVIII, di nome Lindemann o Lindemain: I° Christian Philipp (Dresda, 1700 - Meissen, 1754 ca.) a proposito del quale il Benezit afferma che era olandese e che operò anche in Italia (tre incisioni sue sono nella Racc. Ortalli di Parma); II° Giovanni, che forse si stabilì a Forlì e che può essere supposto padre di Nicola, che in un foglio si dichiara forlivese. III° Nicola, non ricordato dai repertori.Di Giovanni non conosciamo nè il luogo nè la data di nascita; la sua prima opera datata a noi nota è un S. Giuseppe da Leonessa della Pinacoteca di Bologna (Ritr. vari vol. 5 pag. 61) segnato "Imolae 1738"; ancora da Imola è firmato un foglio del 1745 della Biblioteca di Lugo. Nello stesso anno però si deve essere trasferito a Forlì e di là sono segnate tutte le opere successive che riportano indicazione di luogo, fino ad un'immagine della Madonna del 1765 del Museo di Forlì.Egli a volte firma "Io. E. Lindemain": quella E non è un secondo nome, ma l'abbreviazione di Eques; infatti in ARRIGONI-BERTARELLI 1930 al n. 1879 si trova una carta topografica di Lugo del 1745 firmata: "Ioannes Eq.s Lindemain S.M. Rex (?) Sard.e Sculptor", dalla quale apprendiamo che fu anche incisore del Re di Sardegna.Infine una questione, grossa non in sè, ma per la difficoltà di soluzione.Nell'Enciclopedia dello ZANI, parte I, vol. 11, p. 229, si ricorda come incisore un Landgravio Giovanni alias Landmen di Imola e si trascrive una sua firma che termina: "Forocornelii (cioè Imola) 1742".Nel Gabinetto delle Stampe della Bibl. dell'Archiginnasio di Bologna (Racc. Gozzadini vol. 22 n. 8/c) si conserva un'Assunzione firmata "Ioannes Oivargdnal alias Nemdnal incid. 1741".Al Gabinetto degli Uffizi di Firenze (st. sc. 18800) vi è un'Apparizione della Croce a Costantino firmata Giovanni Landmen 1742.Questo Landgravio-Oivargdnal e questo Landmen-nemdnal sono ovviamente la stessa persona che si nasconde sotto uno pseudonimo.Crediamo che ci riveli la sua identità un foglio con uno stemma ed un elenco di prelati della Biblioteca di Lugo che è firmato: "Ioannes Langra.o de Lindemain incid. 1745".Landgravio dunque era un titolo di cui si vantava il Lindemain, che perciò va ritenuto autore anche delle lastre firmate con gli pseudonimi indicati.Questo è convalidato dall'identità del nome (Giovanni) dalla coincidenza delle date e dal fatto che in quegli anni il Lindemain era veramente ad Imola.A riprova di tutto questo possiamo ora citare LE SACRE IMMAGINI 1999, che alla scheda 101 riproduce come del Lindemain una S. Gertrude firmata: "Giovanni Landmen Gravio del. et Incid. 1739". L'autore non spiega la differenza tra la firma ed il nome dell'A.; dice solo di aver fatto ricerche nel fondo Piancastelli della Bibl. Com. di Forlì. Evidentemente al Piancastelli era già nota l'identità tra Lindemain e Landmen.Circa la forma del cognome, il Benezit cita Giovanni come Lindemann; non conoscendo i rapporti di parentela, noi preferiamo mantenere Lindemann per Christian Philipp e usare Lindemain per Giovanni e Nicola, poichè essi si sono firmati sistematicamente così.