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Full Name
Jorma, J. o T.
 
Variants
Major, Thomas
 
Biography
E' noto che Jorma è lo pseudonimo dell'incisore inglese Thomas Major che nella prima metà del Settecento venne a perfezionarsi a Parigi (probabilmente sotto Phil. Le Bas) e, dopo esservi stato incarcerato nel 1745, tornò a Londra dove ottenne rapidamente successo.Vi sono però delle stampe venete firmate con lo stesso pseudonimo che non sembrano affatto riconducibili al Major sia per ragioni di stile che di cronologia.Esse compaiono nel cat. Remondini 1791 (e 1817): "Dieci Rami per traverso di foglio Imperiale tratti dagli originali di Francesco Moard ed intagliati dal Jorma cioè li Dieci Comandamenti del Decalogo" e poi nel cat. Remondini 1817: "Quattro rami quadrati in piedi in foglio Reale: - Passatempi de' Fiamminghi - Alchimia de' Fiamminghi - Delizie de' Fiamminghi - Musica de' Fiamminghi"; "Due rami per traverso in mezzo foglio Imperiale: Un fabbro fiammingo. Altro capriccio fiammingo" (tutti dal Teniers).Si badi che i 10 Comandamenti sono firmati "J. Jorma", i "quattri rami in piedi": "T. Jorma" e i due per traverso: "Jorma".Per quanto riguarda i 10 Comandamenti nella nostra raccolta se ne conservano 4 (ai nn. inv. 25504-25507) e fortunatamente si conserva anche la serie completa dei Comandamenti del Volpato.Dal confronto emerge chiaramente che si tratta delle stesse lastre sulle quali si è operata unicamente una correzione delle firme sotto a sin. e a dx.: dove prima si leggeva: "Fran.co Maiotto inv." ora si legge "Fran.co Moard inv." e dove vi era "Gio. Volpato Scul. Venetiis" ora vi è: "J. Jorma Scul. Venetiis".E' dunque certo che l'incisione è da assegnarsi al Volpato e pertanto inseriremo i nostri fogli firmati "Jorma" tra quelli di tale artista come secondi stati.Nella nostra raccolta poi si trovano anche 4 dei sei fogli dal Teniers.Dopo averli confrontati con le stampe del Major che siamo riusciti a trovare, sia firmate Major sia firmate Jorma (queste ultime edite "chez Sanba", evidente anagramma di Basan) pensiamo di poter escludere che siano di questo artista. Non siamo però altrettanto certi che siano anch'essi del Volpato.Non risulta infatti che questi abbia inciso dal Teniers, però l'identità dello pseudonimo fa pensare a un'identità di paternità. Un'attribuzione al Volpato in ogni caso appare accettabile, vista l'affinità di stile (e di difetti) con i dieci "Capricci Fiamminghi" che sono riprodotti come prime opere dell'artista in: MARINI Giorgio, Giovanni Volpato. Bassano, Ghedina e Tassotti 1988, pag. 59.Per scrupolo tuttavia raggruppiamo questi fogli sotto la voce "Jorma", sperando che ciò serva a qualcuno per trovare gli originali del Volpato.La ricerca però va fatta anche in una seconda direzione: è possibile che si tratti di copie dallo Jorma-Major commissionate dal Remondini e sulle quali per fini commerciali l'incisore ha lasciato anche in primo stato la firma originaria.Circa le ragioni che possono aver spinto l'A. a eliminare la propria firma, si può supporre che egli considerasse le incisioni troppo affrettate e dozzinali (come in effetti sono) e perciò abbia preferito ripudiarle una volta ottenuto il successo.Per curiosità possiamo aggiungere che su tutti i nostri fogli dei 10 Comandamenti la firma del Volpato è alterata con cura a penna e trasformata in "Gio. Nolzata" (e il nome "Maiotto" in "Majetta"). Oggi l'inchiostro della penna ha assunto una coloritura marrone e si distingue bene da quello dell'incisione, ma all'origine si doveva trattare di una vera falsificazione.Evidentemente il "disconoscimento di paternità" delle lastre è avvenuto in un tempo molto vicino alla loro esecuzione, tanto che il Marini è riuscito a trovarne solo una serie scompleta.