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Full Name
Giarrè, Brunone collab.
 
Biography
A Firenze nel sec. XVIII e XIX operò una famiglia d'artisti con questo cognome mal noti ai repertori.Innanzitutto sia il Thieme-Becker che il Benezit trascrivono il cognome senza accento, mentre nelle firme apposte sulle stampe la E è sempre accentata.Inoltre il Benezit afferma che Pietro, pittore attivo a Firenze alla fine del sec. XVIII era di origine francese.Ciò contrasta col fatto che lo Zani ricorda Domenico e Filippo Giarrè e li dice toscani operanti nel 1736. Se fossero vere entrambe le affermazioni bisognerebbe ammettere l'esistenza di due famiglie Giarrè.Ancora: il Benezit dice Gaetano e Raimondo figli di Pietro ed operanti nel sec. XVIII (addirittura prima del padre). In realtà sul frontespizio di alcuni album di calligrafia Gaetano si dichiara "scrittor fiorentino" e Brunone e Raimondo (nel 1813) si dichiarano "figli di Gaetano Giarrè".Tra i vari artisti della famiglia, sia il Thieme-Becker che il Benezit citano solo due incisori: Gaetano e Raimondo, mentre il Servolini ricorda Gaetano, Luigi e Giarrè P. (cioè Pietro).Tra questi, Pietro è certamente incisore nella I metà del sec. XIX e va distinto dal pittore, certamente op. nella II metà del Settecento.Raimondo è detto op. nel sec. XVIII dal Benezit, mentre in Thieme-Becker lo si dice citato per la prima volta nel 1847.A. Davoli non ha trovato alcuna citazione di un Raimondo settecentesco, mentre ha trovato incisioni con questo nome databili dal 1813 al 1830 ca.Ci sembra opportuno ritenere errata l'indicazione del Benezit.Infine A. Davoli, in base alle sue risultanze, dichiara Pietro figlio di Luigi e come lui collaboratore ai rami dell'ediz. fiorentina del Ferrario.A Pietro dunque va assegnato il ns. foglio firmato "Giarrè figlio".Riassumendo, a noi risulta che siano stati incisori: Gaetano Giarrè a partire dal 1795 ca. e, nel sec. XIX, i suoi figli Brunone e Raimondo, poi Luigi, coetaneo di Gaetano (fratello?) e Pietro, figlio di Luigi.