Library logo


Fontanelli, Giovanni Battista attr.

Full Name
Fontanelli, Giovanni Battista attr.
 
Variants
Fontanella, Giovanni Battista
 
Biography
La tradizione bolognese, dal Malvasia all'Oretti, afferma che Gio. Battista Fontanelli (o Fontanella), ingegnere e matematico, oltre che disegnatore, fu anche incisore e come tale lo presenta il THIEME-BECKER.Il BARTSCH invece, discutendo di una Sacra Famiglia da disegno di Ludovico Carracci e a lui attribuita, nega che egli abbia inciso ed ancor oggi il suo nome non compare nel BENEZIT.Quest'incertezza si ricollega al fatto che sulle incisioni che gli storici citati assegnano al Fontanelli egli si firma solo come dedicante, per cui si può pensare - come fa il Bartsch - che egli in realtà fosse committente delle singole lastre; queste, fra l'altro, non sono stilisticamente omogenee.Che egli però abbia inciso è certo, poichè abbiamo visto presso il Gabinetto delle Stampe della Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna due fogli molto modesti (con la pianta della Piazza di Porta Ravegnana, o delle Due Torri a Bologna) chiaramente firmati: "Fontanellus f. 1642" ed una scheda di A. Davoli inoltre segnala un ritratto del Card. Achille Destampes presso la Biblioteca Palatina di Parma (vol. VIII n. 26247) in cui egli, come al solito, firma la dedica, nel cui testo però si legge: "Offero a V. S. Ill.ma ... l'Immagine di questo Emin.mo Eroe di S.ta Chiesa abozzata dal rozo mio intelletto con oscuri colori d'inchiostri nella tela di queste carte...".Col che, al di là dei barocchismi stentati di un non letterato, emerge che egli è anche autore dell'incisione.Sull'A. vi è poi un secondo problema: il BOFFITO segnala alcuni frontespizi (tra cui i tre fogli che seguono) firmati con le iniziali G.B.F.F. (o I.B.F.F.) che possono essere interpretate facilmente: "Gio. Batt. Fontanelli Fece", per cui il Boffito stesso attribuisce dubitativamente al Fontanelli i frontespizi in questione.La rarità dei fogli assegnati al Fontanelli e la loro diversità stilistica ci impedisce di approfondire il problema di tale attribuzione. Notiamo solo, da una parte, che essi sono tutti editi a Firenze, ma, d'altra parte, che anche in lastre bolognesi attribuite al Fontanelli l'influsso toscano è evidente.Possiamo anche aggiungere che in AMMIRATO Scipione, Vescovi di Fiesole, di Volterra e d'Arezzo. Firenze, A. Massi e L. Landi 1637, il frontespizio è firmato "I.B.F.s" con la s finale chiaramente diversa dalle tre lettere precedenti e quindi da interpretare come "sculpsit". Questo ci conferma che anche sugli altri frontespizi firmati "I.B.F.F." la lettera finale va interpretata "fecit" e quindi rende più accettabile l'identificazione dell'A. col Fontanelli.