Radi, Bernardino
Full Name
Radi, Bernardino
Biography
Circa le altre si può dire che la firma "Bern. Radi f." compare solo sulla I serie (il che confermerebbe l'affermazione del Gori), mentre sulle altre serie si legge solo: "Bern. Radi inv.".Con tutto questo si può accettare la tradizione che fa del Radi anche un incisore, anche se è arduo definire esattamente la sua produzione, dato che è assai difficile trovare un esemplare completo delle opere citate e dato che a volte basta una piccola imprecisione nei dati dei repertori per produrre conclusioni del tutto fuori centro.Di queste raccolte la III è incisa da Sebastiano Fulcaro, la V, postuma da Gerolamo David.Il Benezit, più genericamente, lo dice architetto, disegnatore e incisore e aggiunge "il grava des monuments".Il Thieme-Becker invece lo dice solo architetto ed alla voce "Pubblicazioni" riprende l'elenco delle opere da disegni del Radi e forse in parte anche incise da lui già pubblicato dal Guilmard: 1 "Varie inventioni di depositi", Roma 1618; 2 "Vari desegni de architettura, ornati de Porte", Roma 1619; 3 "Desegni varii di depositi o sepulcri", Roma 1619 (e 1640); 4 "Scudiero de varii designi d'arme e targhe", Firenze 1636; 5 "Designi varii de cartelle", 1649.Infatti il Gori dice di lui semplicemente: "ha intagliato un libro di disegni di cartelle e di depositi, impresso in Roma nel 1618.L'A. è noto come architetto; la sua attività incisoria invece è controversa.La seconda, cioè "vari disegni de Arghitettura [!] Ornati de Porte Inventati da Bernardino Radi da Cortona in Roma l'anno 1619. Calisto Ferrante in Navona Formis Romae", contiene frontesp. inciso + 50 tavv. segnate da 2 a 51, tutte firmate dal Radi come inventore ed incise da due mani diverse, una che impiega il bulino, l'altra l'acqf.Nella dedica della IV infine si legge: "col consacrarle questo mio parto", il che può far supporre che il Radi abbia non solo disegnato, ma anche inciso le tavv. dell'album (cosa però che ci sembra esclusa per le differenze stilistiche).Nessuna delle due coincide con quelle che hanno realizzato le altre serie. [cfr. esempl. Archiginnasio di Bologna, 18.B.III.7).Per quanto riguarda poi i fogli della ns. raccolta, in base alle informazioni attuali dobbiamo pensare che i nn. 12135 e 12136 provengono dalla I serie, il n. 12134 è certamente nella IV, mentre il foglio di Ger. David, che abbiamo già presentato nel III vol. del ns. catalogo al n. 10618 è certamente della V serie.