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Full Name
Zocchi, Giuseppe
 
Biography
Nel Settecento furono attivi a Venezia, Firenze, Londra e Dresda vari artisti della famiglia fiorentina degli Zocchi e di quella veneziana degli Zucchi. La molteplicità delle loro opere ha creato confusione negli eruditi del tempo ed in parte è rimasta nei moderni, in particolare per quanto riguarda Giuseppe Zocchi o Zucchi. Cerchiamo di chiarire il problema.Innanzitutto due precisazioni: sia in De Angelis che in AKL-IKD7 si ipotizza che Zocchi Giuseppe e Zucchi Giuseppe siano la stessa persona. In secondo luogo non è mai chiaro se gli eruditi riferiscono notizie biografiche in loro possesso o se le deducono dalle firme sulle incisioni. Col che non si riesce a capire se si hanno davanti dati storici certi o deduzioni di un singolo erudito.Cerchiamo di seguire le notizie che troviamo su Giuseppe Zocchi. Lo Zani cita un Giuseppe Zocchi su cui ha dati precisi: Firenze, 1711 - 1767, dati che ritornano nei repertori posteriori. Si tratta infatti del ben noto pittore, disegnatore ed incisore, che è ricordato soprattutto per aver eseguito tutti i disegni delle due serie con vedute di Firenze e della Toscana. Il Gori Gandellini invece cita un Giuseppe Zocchi che dice "morto da poco in Firenze" e che quindi non dovrebbe coincidere col precedente, anche se lo stesso autore gli assegna poi le vedute di Firenze e della Toscana che abbiamo citato.La confusione continua col De Angelis, che prima cita uno Zucchi Giuseppe nato a Venezia nel 1730 ca, passato successivamente a Firenze e autore anche di rami dello Zocchi editi a Londra, poi ricorda uno "Zocchi o Zucchi Giuseppe" attivo solo a Londra e compagno e poi marito di Angelica Kauffman.Il Ticozzi, la cui Enciclopedia della Pittura è del 1836 e sembra ben informato, parla di due Giuseppe Zocchi, entrambi veneziani, il primo dei quali coincide con quello nato a Firenze nel 1711 e mortovi nel 1767, mentre del secondo si dice che "tutte le sue stampe sono datate da Londra e nessuna è posteriore al 1781". Questa data è equivoca, poichè sembra indicare che tali stampe sono degli anni settanta, ma è egualmente corretta se le stampe sono anteriori al 1767. Nel primo caso gli Zocchi di nome Giuseppe sarebbero veramente due, nel secondo no.Il Moschini, che per certi aspetti è il più informato, poichè lavora sui dati forniti da uno studio araldico sulla famiglia Zucchi compiuto da Giuseppe Carlo Zucchi (Venezia, 1721 - 1805), ricorda Cosimo e Giuseppe Zocchi solo perchè furono discepoli per un breve periodo di Giuseppe Wagner a Venezia ed è evidente che per lui questo Giuseppe è persona diversa dal Giuseppe Carlo Zucchi, che egli ben conosce. Per quanto poi riguarda la confusione tra lo Zocchi o Zucchi autore delle stampe londinesi, egli, parlando di Giuseppe Carlo Zucchi lo dice cognato (correttamente: non compagno e poi marito, come gli eruditi precedenti) di Angelica Kauffman, ma poi gli assegna le lastre londinesi che sono chiaramente firmate Zocchi.La questione, che non abbiamo trovato risolta nei repertori moderni che abbiamo potuto consultare, in sostanza sta qui: se sono esistite due famiglie, una fiorentina col cognome Zocchi ed una veneziana col cognome Zucchi, i cui componenti hanno sempre mantenuto correttamente la forma dei loro cognomi e se quindi nella seconda metà del Settecento hanno lavorato a Londra due incisori diversi, oppure se un unico incisore si è firmato a Londra ora con la forma Zocchi, ora con la forma Zucchi.Ci sembra preferibile la prima ipotesi. C'è infatti una netta differenza tra le stampe londinesi firmate Zucchi, che sono incisioni tradizionali all'acquaforte e al bulino di stile uguale a quelle degli altri Zucchi veneziani, e quelle all'acquaforte alla maniera del disegno a penna che imitano lo stile del Bartolozzi e sono in parte inserite nel volume: Eighty-two prints... di cui abbiamo già parlato e proposito di quest'ultimo artista.Rimane ora il secondo elemento della questione: stabilito che le stampe londinesi firmate Giuseppe Zucchi sono di un artista veneziano e quelle firmate Giuseppe Zocchi sono di un artista fiorentino, sorge il problema se questo coincida con l'autore delle vedute di Firenze e della Toscana (e quindi anche se le stampe londinesi siano anteriori al 1767) o se si tratti di due artisti diversi.In BAGNI P., 1988 p. 127, troviamo riassunti i dati documentari in base ai quali risulta che delle 27 stampe firmate Giuseppe Zocchi inserite nell'album: Seventy-three Prints engraved by Bartolozzi... (Josiah Boydell, s.a.) sei sono del Bonavera, mentre 10 furono eseguite a Firenze dallo Zocchi su commissione del mercante William Kent, che le trasferì a Londra e le cedette al Boydell. Le altre stampe londinesi firmate Zocchi (o almeno quelle che siamo riusciti a vedere) sono tutte fac-simili di disegni di maestri italiani (come quelle di "Seventy-three Prints"), sembrano appartenere ad un'unica serie ed una di esse reca il nome dell'editore e la data 1764.Non c'è dunque necessità di ipotizzare l'esistenza di due Giuseppe Zocchi e va accettata la precisazione di BORRONI SALVADORI F. 1982, che in una nota a pag. 43 scrive: "Con l'avvertenza che nei repertori Giuseppe Zocchi fu confuso talora con un secondo inesistente Giuseppe, con Cosimo Zocchi e con i veneziani Zucchi".Infine, l'esistenza di lastre edite a Londra non è prova sicura di un viaggio dello stesso Zocchi colà, dato che le lastre venivano spostate facilmente.