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Full Name
Valesio, Giovanni Luigi
 
Biography
Il mistero della data, e quindi del luogo di nascita del Valesio permane.Il Malvasia, che è la fonte principale per la sua biografia, riferisce che egli era figlio di un ufficiale spagnolo del presidio di stanza a Correggio (Reggio E.). Quando questo presidio fu sciolto, Gian Luigi col padre passò a Bologna e qui per vivere prima fece il maestro di scherma e di ballo, poi divenne calligrafo e, per abbellire i diplomi di laurea che scriveva con particolare eleganza, si specializzò anche nella miniatura; per questo, alla fine, si mise a studiare disegno e pittura ed attorno ai 30 anni si fece scolaro di Lodovico Carracci.Seguendo queste indicazioni un ricercatore correggese, Quirino Bigi, trovò in loco alcuni documenti sulla famiglia Valesio ed affermò: "Ed è certo che Giovan Luigi nacque in Correggio verso il 1583" (in: Notizie di Antonio Allegri..., Modena, Vincenzi, 1872). Questa notizia è giunta fino ad ILLUSTRATED BARTSCH. Commentary, v. 40 (pur se in forma dubitativa, visto che ivi si afferma anche che la prima incisione del Valesio è del 1594).In realtà Quirino Bigi non aveva trovato l'atto di nascita di Gian Luigi, ma solo alcuni documenti che dimostravano l'esistenza di una famiglia Valesio a Correggio negli anni ottanta e fino al 1598. Il presidio spagnolo infatti era stato richiesto dal Signore di Correggio proprio nel 1580.Se si considera allora che la stampa raffigurante S. Raimondo di Peniafort, che è bella e importante e denota un artista abile ed esperto, è datata 1601, che in essa l'autore può vantare il titolo di "Accademico Avvivato" e che essa è condotta su un disegno di Pietro Faccini, artista di area carraccesca, si può ritenere che a questa data il Valesio avesse già compiuto quei 30 anni nel corso dei quali, a detta del Malvasia, egli entrò nella scuola di Lodovico.Dopo di che la sua data di nascita va a collocarsi attorno al 1570 ed il luogo non può essere nè Correggio, nè Bologna.Così però si stabilisce anche che il Valesio passò a Correggio gli anni della sua prima formazione artistica ed allora ci si può chiedere se quel racconto così romanzesco del Malvasia (che era fieramente avverso al Valesio) sulla sua giovinezza non vada rivisto.Ugualmente incerta è la data della sua morte. Abbiamo segnato "post 1631" poichè questa è la data (purtroppo poco sicura) della Galleria Giustiniani, l'ultima opera databile a cui l'artista abbia collaborato. In ogni caso si ricordi che il Baglioni, coetaneo dell'incisore, afferma che egli morì sotto il pontificato di Urbano VIII, e quindi entro il 1644.